Dott. Matteo GnoneDott. Giuseppe Perniciaro

Filler Acido Ialuronico

Il Filler è una sostanza iniettabile nel derma o nel tessuto sottocutaneo per correggere imperfezioni della pelle, ritoccare inestetismi del viso come rughe o cicatrici, e ripristinare i volumi perduti.

Tipi di fillers

Il filler all’acido ialuronico è sicuramente quello più ampiamente utilizzato per maneggevolezza, efficacia, sicurezza e costi.
Il filler all’acido ialuronico appartiene alla categoria di filler definiti come “riassorbibili“, poiché l’organismo è in grado di riassorbirli lentamente e completamente con il passare del tempo.
Normalmente dopo 6- 8 mesi il filler è completamente riassorbito e può essere ripetuto.

Esecuzione del filler

Il Filler è un atto medico che viene effettuato in ambulatorio; solo in alcuni casi può essere effettuata una anestesia locale.

Prima del trattamento

L’iniezione di un filler è un trattamento di medicina estetica relativamente semplice che, se ben eseguito, può portare ad ottimi risultati. Una visita preliminare è fondamentale affinchè venga individuato l’inestetismo da correggere, vengano valutati con il paziente i reali benefici aspettative e rischi e venga scelto il prodotto adeguato. Contestualmente il medico indagherà sullo stato di salute generale del paziente, allo scopo di individuare la presenza di eventuali controindicazioni all’esecuzione delle iniezioni.

Filler acido ialuronico

Filler delle rughe periorali

Dopo il trattamento

Nelle 24-48 ore successive alle iniezioni di fillers, la comparsa di effetti collaterali quali rossore, gonfiore ed ecchimosi in corrispondenza dell’area trattata è un fenomeno da considerarsi normale. In qualsiasi caso, questi sintomi dovrebbero risolversi spontaneamente in breve tempo.Ad ogni modo, in linea di massima, le normali attività quotidiane possono essere riprese fin da subito.

Effetti collaterali

Come accennato, la comparsa di alcuni effetti indesiderati di lieve entità nei primi giorni che seguono l’iniezione dei fillers è da considerarsi un fenomeno pressoché normale. Nel dettaglio, questi effetti collaterali consistono in:

  • Formazione di piccoli – anche se evidenti – segni cutanei;
  • Arrossamento;
  • Edemi;
  • Ematomi ed ecchimosi;
  • Eritemi.

Fortunatamente, nella maggioranza dei casi, i suddetti effetti indesiderati sono del tutto reversibili nell’arco di pochissimi giorni.

Tuttavia, vi anche la possibilità, seppur rara, che le iniezioni di fillers provochino altri effetti indesiderati, quali:

  • Iperpigmentazione dell’area trattata;
  • Formazione di noduli sottocutanei;
  • Intensificazione degli episodi erpetici (i pazienti predisposti alle infezioni da Herpes Virus, infatti, in seguito alle iniezioni di fillers, sono maggiormente esposti alla comparsa di nuove manifestazioni erpetiche).

Infine ricordiamo anche le possibili reazioni avverse di grave entità che, generalmente, si manifestano in seguito alle iniezioni di fillers permanenti:

  • Ascessi;
  • Infezioni batteriche;
  • Granulomi da fillers;
  • Fibrosi da fillers;
  • Compressione di terminazioni nervose;
  • Necrosi tissutale localizzata.

Da non dimenticare, poi, la possibilità d’insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili. Ad ogni modo, come accennato, per ovviare a questo problema, generalmente, il medico effettua il sopra descritto test intradermico preliminare. 

Nei casi più gravi, comunque rari, le iniezioni di filler possono causare reazioni avverse imprevedibili e molto gravi, come ad esempio ascessi, necrosi locale (morte del tessuto), orticaria e vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni).

Controindicazioni

Prima di procedere con le iniezioni di filler, è necessario accertate lo stato di salute della paziente. Difatti, le sostanze di riempimento non possono essere inoculate sottopelle nelle seguenti circostanze:

  • Accertata o presunta allergia al filler;
  • Coagulopatie (alterazione della coagulazione del sangue);
  • Collagenopatie (malattie autoimmuni del collagene e del connettivo, che coinvolgono le articolazioni. Ad esempio: lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjögren, spondilite anchilosante);
  • Gravidanza in atto;
  • Durante l’allattamento;
  • Infezione erpetica (da Herpes) in corso;
  • Patologie dermatologiche autoimmuni.